Quando pensiamo ad un gusto preciso, ad un profumo, spesso interpretiamo il risultato dando per scontato che chi è davanti a noi percepisca la stessa intensità di aromi.
Nella ricerca serve studio, intuito e, soprattutto, pazienza.
Il tempo ci sembra un nemico, ma è, invece, un grande alleato.
Gli aromi si svelano, si manifestano, hanno una loro linea temporale e scelgono i loro alleati!
Il colore è il mentore perché comunica tante informazioni che torneranno utili nella creazione di un sapore. Intensità, persistenza le chiamo struttura.
L’anatomia di un gusto è un format che mi piace molto perché rende oggettivo il complesso di parti che formano in primis la struttura e poi la completano nei suoi dettagli.
Prima di creare nuovi gusti è importante comprendere la complessità delle proposte del nostro mercato.
Assaggiare, annusare, cercare, perdersi e ritrovarsi in ogni sorso. La natura non mente, i ricordi amano essere evocati e, le novità si faranno spazio prendendosi uno spazio nel nostro archivio del gusto.
Bisogna aver il giusto Equipment, le attrezzature sono molto importanti. Si ricercano le materie prime e poi lo sviluppo.
Create una mappa di idee, gusti e ingredienti, solo dopo aver fatto chiarezza sulla vostra conoscenza, mettetene in discussione la padronanza.
Consiglio sempre di agire, osare, cercare e soprattutto, sbagliare. Concedetevi l’ipotesi di non esser tuttologhi solo perché avete letto ed interpretato tanti libri. Accogliete l’errata aspettativa, perché é solo da quel punto che inizierete a crescere.
Iniziate a trasformare la vostra visione e vi troverete catapultati in un inatteso universo di possibilità.
Lo sviluppo di uno Speziology Lab nasce dalla consapevolezza, poi l’idea, l’attrezzatura, la proiezione ed infine un disegno; il progetto poi l’azione…
Se vi siete incuriositi, seguite i prossimi scritti, ma lasciatevi andare all’istinto.
Buon proseguimento.
Terry Monroe