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Dalle Spezie al Bar il passo è breve...

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•SPEZIOLOGY THE ALKEMIST BARTENDER•

29/11/2021 by Mia Terri

“L’Alchimia al banco del bar “

•Terry•Roby•Susanna•

Speziology lo studio della materia prima

•PROGRAMMA •

THE ALCHEMIST BARTENDER

Il LABORATORIO ALCHEMICO

le nuove frontiere della miscelazione ci propongono veri e propri capolavori da bere.
Cocktail che sembrano dipinti, bicchieri Old Style con sorsi di colori che giocano a farsi concorrenza tra loro ispirati alla tavolozza del pittore.
Guarnish e decorazioni che creano l’attesa del gusto.

The Alchemist Bartender è un format dedicato alla miscelazione contemporanea dove, tra fumi e profumi, arie e velluti, layers e pressurizzazioni, il cocktail entra in scena e domina il palato.

-La chimica dell’acqua negli aromi
-La temperatura dei profumi
-La chimica e i suoi acidi
-Idrolati, alcolati , estratti, concentrati, tinture, elixir.

-Speziology: Roots-Barks-Berries-Leaves-Bugs-Flowers-Fruits
-Droghe, aromi e spezie: differenze
-Oli essenziali: la chimica dei profumi
-Tecniche estrattive: la creazione del colore.
-Un estratto e un liquore in pochi minuti.
-Creazione di nuovi gusti signature.

Speziology: il viaggio dalla natura al bicchiere

1^giorno:
La Natura: tra Botanica e chimica organica, ecco cosa possiamo estrarre da droghe, spezie, piante aromatiche
Antica farmacia liquorista
Dalla natura alla bottiglia

2^giorno:
Il colore: la creazione di tinture, alcolati, idrolati, elixir
Dall’idea al gusto

3^ giorno:
Dalla bottiglia al drink: nuovi Signature

NOVEMBRE, 29-30 1DICEMBRE

10,00-16,30

@Milano


.
-Spice it easy
Dalle spezie al bicchiere il passo è breve
✍️speziology@gmail.com

Il banco in stile Speziology

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SPICE on CLASSICS MeetS Spirits

01/04/2021 by Mia Terri Leave a Comment

W•Lab 11
SPICE ON CLASSIC Meets SPIRITS

• Quali i giusti aromi per ogni Spirits?

5 appuntamenti per esaltare, attraverso le spezie, i prodotti che abbiamo sul banco, rispettandone natura e struttura.

•PROGRAMMA • ⭕️ 1 Aprile Spice on classic meets VODKA
Chiara, limpida e intensa.
⭕️ 8 Aprile
Spice on classic meets RUM
Audace e avventuriero

⭕️15 Aprile
Spice on classic meets TEQUILA
Calda, festaiola ed esuberante
⭕️22 Aprile
Spice on classic meets GIN
Vivace e profumato
⭕️29 Aprile
Spice on classic meets LIQUORS
Arte e mestiere

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IL METODO SPEZIOLOGY: L’INDISPENSABILE

16/03/2021 by Mia Terri Leave a Comment

Il Metodo Speziology: l’indispensabile.

DRINK LAB

Back to Basic:
Dal Lavoro al Mestiere.

• Qual è il bicchiere giusto?
• Qual è il perché di un bicchiere da cocktail?
• Da cosa deriva la sua capienza?
• Quali sono gli strumenti adatti per realizzare ogni cocktail?
• Quali sono le tecniche di miscelazione?
• Quali le differenze tra i distillati?

Ad ogni domanda la giusta risposta…Non solo per imparare a fare un cocktail, ma per dare un senso ad ogni nostra scelta e azione.

❗️Learning by Doing.

• Il METODO SPEZIOLOGY •
Non un corso, ma un Metodo:
Il Nostro Metodo.

_________________

❗️Tre Appuntamenti❗️

🗓16-23-30 Marzo 📌
⏰ 11-13/14-16 ⏰

📚Didattica a Distanza

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•SPEZIOLOGY W•LAB

24/02/2021 by Mia Terri

Corso basic di avvicinamento agli aromi e alle spezie in stile “Speziology “

•Terry•Roby•Susanna•

Speziology W•Lab 7

•PROGRAMMA •

⭕️27 febbraio
“Basic”
-La geometria nel bicchiere.
-Equipment: la tecnica e i tools.

⭕️6 marzo
-Lo spirito: tra profumi e gusti, questo è il nostro banco bar.

⭕️13 marzo
-Galateo delle spezie parte1.
L’inverno degli aromi.

⭕️20 marzo
-Galateo delle spezie parte2.
La primavera in un bicchiere.

⭕️27 marzo
-Galateo delle spezie parte3.
Bitters: un viaggio in oriente.

⭕️3 aprile
-Spice it easy
Dalle spezie al bicchiere il passo è breve.

Sei appuntamenti
🕰10,00-12,00
W•Lab 7
📚Formazione a distanza
✍️speziology@gmail.com

Il banco in stile Speziology
Promemoria

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Il Lab

10/01/2021 by Mia Terri

Una mappa di aromi

Quando pensiamo ad un gusto preciso, ad un profumo, spesso interpretiamo il risultato dando per scontato che chi è davanti a noi percepisca la stessa intensità di aromi.

Bitters e cocktail Finish

Nella ricerca serve studio, intuito e, soprattutto, pazienza.

Il tempo ci sembra un nemico, ma è, invece, un grande alleato.

Gli aromi si svelano, si manifestano, hanno una loro linea temporale e scelgono i loro alleati!

Il colore è il mentore perché comunica tante informazioni che torneranno utili nella creazione di un sapore. Intensità, persistenza le chiamo struttura.

L’anatomia di un gusto è un format che mi piace molto perché rende oggettivo il complesso di parti che formano in primis la struttura e poi la completano nei suoi dettagli.

Uno schema può render semplice va l’interpretazione dei componenti di un gusto
Tasting

Prima di creare nuovi gusti è importante comprendere la complessità delle proposte del nostro mercato.

Assaggiare, annusare, cercare, perdersi e ritrovarsi in ogni sorso. La natura non mente, i ricordi amano essere evocati e, le novità si faranno spazio prendendosi uno spazio nel nostro archivio del gusto.

Preparazioni per “Oro Scrt Room” l’Inter bar dove Alchimia è protagonista in ogni cocktail.

Bisogna aver il giusto Equipment, le attrezzature sono molto importanti. Si ricercano le materie prime e poi lo sviluppo.

Durante un corso a Milano in NonSoloCocktail

Create una mappa di idee, gusti e ingredienti, solo dopo aver fatto chiarezza sulla vostra conoscenza, mettetene in discussione la padronanza.

Consiglio sempre di agire, osare, cercare e soprattutto, sbagliare. Concedetevi l’ipotesi di non esser tuttologhi solo perché avete letto ed interpretato tanti libri. Accogliete l’errata aspettativa, perché é solo da quel punto che inizierete a crescere.

Dettagli e differenze.

Iniziate a trasformare la vostra visione e vi troverete catapultati in un inatteso universo di possibilità.

Green Lab: studio sulle foglie

Lo sviluppo di uno Speziology Lab nasce dalla consapevolezza, poi l’idea, l’attrezzatura, la proiezione ed infine un disegno; il progetto poi l’azione…

Se vi siete incuriositi, seguite i prossimi scritti, ma lasciatevi andare all’istinto.

Buon proseguimento.

Terry Monroe

http://www.speziology.it

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RHS 2018: Speziology porta l’alchimia nel bicchiere allo stand The Bars

09/11/2018 by Mia Terri

Speziology con The Bars alla fiera di Catania.

A Ristora Hotel Sicilia 2018, alla fiera di Catania, il prossimo 11 e 12 Novembre insieme a The Bars, Speziology porterà “L’alchimia nel bicchiere“.

Due giorni dedicati alla miscelazione in Speziology style, utilizzando i mezzi messi a disposizione da The Bars, e le tecniche di lavoro di Speziology, come estrazioni, pressurizzazioni, vibrazioni. Un lavoro concepito in modo non convenzionale, partendo dai vecchi archetipi fino ad arrivare alle nuove visioni della miscelazione, utilizzando la materia prima che ogni giorno ci accompagna in cucina o dietro al banco del bar.

Spezie, alcol e chimica farmaceutica.

Come sempre si parlerà di zafferano, di butterfly pea, ma anche di zuccheri e di sali, utilizzando il nuovo format proposto da The Bars, che aggiunge alla sua proposta, una nuova linea di vetreria da banco, ispirata alla chimica farmaceutica.

Speziology proporrà una fusione tra miscelazione e farmacologia alcolica, realizzata con l’ausilio di alambicchi, matracci, beute, provette, fialette, contagocce. Un nuovo modo di intendere il lavoro di miscelazione unendo le spezie, terreno quotidiano di Speziology e la mixology.

Speziology e The bars in fiera a Catania

In una terra ricca di aromi e profumi come la Sicilia, Speziology realizzerà i suoi cocktail coloratissimi, utilizzando il basilico, il rosso estratto dal melograno, la barbabietola, il the matcha, l’ibisco, la rosa e il suo profumo, l’estratto di fiori d’arancio, il cartamo, il cardamomo, i petali di fiordaliso, l’anice stellato, la cannella, i fiori di caprifoglio, lo zafferano.

Sarà interessante seguire le lavorazioni come l’affumicatura della tequila con il lapsang souchong, un the affumicato, o con il pu’er. Utilizzare la cannella in estrazione per fare un Negroni al sentore di cannella, un gin allo zafferano lavorato con del timo fresco, o del rosmarino e del pepe.

Questo è il non convenzionale portato in miscelazione da Speziology. Una visione nuova e seducente della mixology.

il programma degli interventi allo stand di the bars per la fiera rhs 2018

Sperimentare, incuriosire, informare.

La nuova linea di vetrerie messa in catalogo da The Bars rappresenta per Speziology un opportunità ghiotta per sperimentare le nuove possibilità offerte da questi strumenti tipici della farmacia alcolica. È nella filosofia di Speziology percorrere questo tipo di sperimentazione sul confine sottile tra alchimia, chimica e miscelazione. Quindi l’appuntamento di Catania con The Bars è perfetto per avvicinare e incuriosire un pubblico di settore alle possibilità offerte dalla visione di Speziology.

L’appuntamento è a Catania nei giorni 11 e 12 Novembre 2018. Noi vi aspettiamo. Non mancate.

 

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•SPEZIOLOGY•Modulo 1• un corso sul magico mondo delle spezie.

04/06/2018 by Mia Terri Leave a Comment

Dal 4 al 6 Giugno il primo modulo del corso Speziology a Milano

Sarà la drogheria delle spezie, Opera 33, a Milano, il teatro del primo modulo di Speziology, un corso dedicato al mondo delle spezie e al loro utilizzo dal bar alla cucina, dall’erboristeria ai profumi. 

 

Ecco il programma del primo modulo.

-TECNICHE ESTRATTIVE:

Digestione
Infusione
Macerazione
Decozione
Correnti di vapore
Vibrazioni e ultrasuoni
Pressurizzazioni

•••

-LABORATORIO 1

Idrolati
Alcolati
Vinoliti
Sciroppi
Tinture
Amari
Elixir
Roots
Bark
Berry
Seeds
Radici, cortecce e legni, bacche e semi

Ore Totali: 18 (dalle 10 alle 16,30)
Giorni: 3
Ore Giornaliere: 6

Tagged With: bar, Formazione

Le origini del bere e del bar

12/12/2017 by Mia Terri

Coloni, pirati, guasconi e naviganti alla ricerca di sapori

Fin dal lontano 1600, ovvero, il lungo periodo di colonizzazioni da europei nelle zone asiatiche, l’uso di aromi e spezie, sia come merce di scambio che ingredienti fondamentali nella cultura del cibo e del bere, fu determinante nella contaminazione culturale e soprattutto nell’economia.

Inglesi ed Olandesi verso l’Oriente, Spagnoli, Portoghesi e Francesi verso le Americhe.

Presto le botti che ospitavano Sherry Porto, Madeira e Brandy cedettero il loro utilizzo allo scambio con quelli che saranno Ron…i Cognac ai Rhum… Whisky ai Rum. Banditi, Pirati e Corsari non ebbero mai così tanti bottini da contendersi.

Il mondo non era mai stato così grande e così ricco di sapori.

Nella nostra favola i profumi presero posto in Francia solo alla fine del 1700 con l’obiettivo di coprire “il Puzzo”, solo successivamente ottimizzati nella creazione di liquori dove l’ottimizzazione del profumo si sviluppa solo durante il secolo successivo.

Dai pirati dei caraibi con il rum alle moderne distillerie - la storia infinita del bar

Dalle colonie alle farmacie alcoliche europee

Nascono durante il lungo 1800 tante case liquoristiche dove la farmacia del vecchio bere si specializza creando veri e propri must ancora vincenti a distanza di due secoli successivi.

L’ancestrale Vino, la Gloriosa Birra presto vengono sopraffatte dalla produzione di veri e propri distillati con caratteristiche gusto-olfattive che segneranno i primi segmenti del bartending internazionale.

Si racconta di liquori prodotti nei conventi e nelle abbazie laddove la conoscenza e la cultura, ma soprattutto l’utilizzo della “sana farmacia alcolica” aveva ragion d’essere tutelata dai potenti, permise la nascita di icone come un Benedictine o di una Chartruse che ancora oggi celano la ricetta.

Si narra di medici come Peychaud che ne creò un bitter e qualche anno più avanti Jerry Thomas,”il Bartender” diede vita alla prima, forse, riconosciuta scrittura su come miscelare e crear Drink.

Mode e proibizioni

Le mode si son seguite ed inseguite sino ai giorni nostri, con una piccola grande parentesi chiamata “Proibizionismo” che dettò vere e proprie leggi sulle dinamiche di mercato e successivamente sui mercati. Le limitazioni erano mirate a controllare la grande frode che stava beffando gli stati: ognuno produceva e mercanteggiava alcol senza dichiararne lavorazioni ne corrispondendo tasse di produzione e smercio.

Fu venduta come campagna contro l’alcolismo, ma riscosse l’effetto esattamente contrario.

Il crimine organizzato sapeva già come alimentare e sostenere quel mercato clandestino che da fine 1800, aveva già impiantato radici. A questo punto limitare sarebbe stato come dar più ossigeno a questo grande fuoco che avrebbe bruciato qualunque mercato.

Siamo già nel 1920 quando il trasporto e la vendita di bevande alcoliche era fuorilegge.

Il 5 Dicembre del 1933 Roosvelt decretò la fine di questo periodo di contrabbando e smercio di danari.

Si poté bere alcolici nella propria casa o su ricetta medica sotto forma di rimedi medicali. Nacquero i Club dove ne stiparono in buone quantità.

Era consentito l’uso personale, ma non la fiaschetta a tasca. I luoghi erano solo chiusi a familiari o circoli. Non si poteva mostrare diciture con la pubblicazione della vendita di sostanze alcoliche e neppure lo scambio e la vendita di ricette era consentito.

Il primo passo verso la re-introduzione nel mercato e nelle abitudini della gente di quello che era stato il Demone di un periodo di decadenza culturale e gande crisi economica.

Ogni casa liquoristica nascondeva i suoi segreti negli aromi di ogni profumo da bere, il metodo di produzione divenne be presto il fior all’occhiello nella vendita e nello smercio.

Una bella etichetta, un artistico cartellone pubblicitario, magari anche ispirato ai primi del ‘900, riportava alla mente il momento in cui il Proibizionismo ne spense insegne.

La fine della guerra e del proibizionismo

Siamo al secondo dopo guerra, quando l’arrivo degli americani in Europa arricchì il mercato di nuovi Elixir.
Ricchi di Liquoristica da proteggere nasce A.I.B.E.S nel 1949 come Associazione Italiana Barman e Sostenitori.
Ben presto anche I.B.A, nel vicino 1951, si fonda International Bartenders Association. 

Solo nel 1950 la vodka sfida la guerra fredda ed approda negli Stati Uniti. Ogni associazione cercava di creare un mercato capace di distinguersi ed alimentarsi rispetto al mercato e creando nuove tendenze.

Nel 1961 fu posta una vera e propria selezione di liquori e distillati distribuiti in una cinquantina di Cocktails che han creato una scuola di gusto, cultura e leggenda.

La selezione dei primi “50” sceglieva abitudini già vincenti nel mercato e fu semplice inserirsi come uso classificazione comune.

Ogni cocktail cela un messaggio commerciale o una favola o una leggenda metropolitana…tutti pero’ han fatto il giro del mondo ed hanno insinuato l’arte del bere nella cultura dapprima classista e poi popolare della gente.

Tempi moderni, i cocktail oggi

Nel coso del tempo dalla fine 1800 ad oggi tanti drink hanno modificato la ricetta dall’origine a causa di impossibilità nella reperibilità di alcuni  prodotti caduti in disuso o sostituiti causa Fillossera della vite che modificò addirittura la produzione dell’alcol da vino dando spazio all’alcol da cereali. Anche la produzione di Gin creò vere e proprie leggi determinate alla produzione di alcol ed anche nomi nobili come l’Assenzio furono apice di una vera e propria campagna contro l’alcolismo inibendo addirittura paesi come la Svizzera alla produzione di alcol da cereali onde evitare la produzione e lo smercio dell’assenzio.

Molte storie ed un unico obiettivo, bere bene e soprattutto capire quale il modo migliore per valorizzare un prodotto invece che un altro.

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